martedì 7 febbraio 2017

IPOGLICEMIA cos'è, come riconoscerla, cosa fare




L'ipoglicemia viene definita come una concentrazione anormalmente bassa di glucosio (zucchero semplice) nel sangue dell'animale. 
Il glucosio è il prodotto finale della digestione dei carboidrati. Per la maggior parte degli animali, i carboidrati presenti nel cibo sono una fonte importante e immediata di energia. Le fonti alimentari principali di carboidrati sono gli amidi e gli zuccheri di origine vegetale. Il glucosio è la fonte primaria di energia per le cellule e i tessuti del cane. Quando nella circolazione sanguigna del cane è presente una quantità di glucosio maggiore (derivante dall'assunzione di cibo) rispetto alle effettive esigenze energetiche dell'animale, esso viene immagazzinato nelle cellule epatiche e muscolari sotto forma di glicogeno, per un impiego futuro. Se le cellule epatiche e muscolari diventano sature, il glucosio viene convertito in grasso e immagazzinato come tessuto adiposo.
I livelli di zuccheri nel sangue circolanti dipendono dalla quantità di glucosio che viene assunta dal cane mediante alimentazione, dalla quantità prodotta dal fegato dalle riserve di glicogeno e dalla quantità utilizzata dal corpo del cane. Le anomalie a carico di una qualsiasi di queste zone possono contribuire all'insorgere di ipoglicemia.
L'ipoglicemia spesso comporta livelli anormalmente bassi dell'ormone insulina. Nei cani sani, l'insulina viene prodotta da cellule pancreatiche specializzate denominate cellule beta delle isole pancreatiche di Langerhans. L'insulina svolge una serie di funzioni importanti, una delle quali è particolarmente cruciale, ovvero la regolazione dell'assorbimento e dell'immagazzinamento del glucosio proveniente dal flusso sanguigno. Normalmente, il glucosio presente nel sangue proviene dall'assunzione di cibo, in particolar modo di carboidrati. Affinché il glucosio possa essere mobilitato dal sangue alle cellule e ai tessuti, ove è necessario come fonte primaria di energia per il cane, è necessaria una quantità sufficiente di insulina circolante. Se le cellule beta pancreatiche producono troppa insulina, le quantità in eccesso di glucosio verranno eliminate dal sangue, portando il cane a divenire ipoglicemico (ovvero, ad avere bassi livelli di zuccheri nel sangue).

Durante i primi giorni di vita, infatti, i cuccioli non sono in  grado di produrre autonomamente una sufficiente quantità di glucosio, trasformando le riserve energetiche, e possono, se non costantemente e correttamente alimentati, morire letteralmente di fame nel giro di poco tempo.
Ovviamente, essendo inclusi diversi organi nella produzione e nel consumo di glucosio, una qualunque alterazione in uno di questi organi può causare una ipoglicemia nel sangue.
Sintomi
I cani ipoglicemici possono manifestare una serie di sintomi. Talvolta, questi sintomi possono essere episodici e altre volte persistenti. Il proprietario del cane affetto da ipoglicemia può notare uno o più dei seguenti segni clinici:
  • Letargia, svogliatezza
  • Abbattimento/prostrazione
  • Debolezza
  • Mancanza di coordinazione (atassia)
  • Paralisi lieve o incompleta degli arti posteriori, paresi posteriore
  • Andatura barcollante
  • Contrazioni muscolari, tremori (fascicolazioni muscolari, specie dei muscoli facciali)
  • Nervosismo, irrequietezza, ansia
  • Intolleranza all'esercizio fisico
  • Comportamento anomalo, strano
  • Fame, aumento dell'appetito
  • Polifagia (eccessiva ingestione di cibo)
  • Aumento di peso
  • Formazione ed emissione di quantità anormalmente elevate di urina (poliuria)
  • Sete eccessiva ed eccessiva assunzione di acqua (polidipsia)
  • Anomalie a carico della vista, cecità
  • Collasso
  • Convulsioni
  • Attacchi convulsivi (sono uno dei segni caratteristici di ipoglicemia nei cani e tendono ad essere episodici)
  • Coma, perdita di coscienza
  • Guaito persistente
  • Ridotto livello di attività fisica
  • Distress respiratorio
  • Perdita di peso
  • Bassa frequenza cardiaca (bradicardia)


I cani più a rischio
I cani da caccia sono predisposti a sviluppare bassi livelli di zuccheri nel sangue a causa delle estreme esigenze energetiche che richiede la loro attività. Anche i cani affetti da neoplasia e sepsi o i cani femmina in gestazione tendono a diventare ipoglicemici a seguito delle esigenze insolitamente elevate di energia. I cuccioli giovani e le razze toy, nane sono particolarmente predisposti a sviluppare ipoglicemia. Essi possono divenire ipoglicemici nel giro di poche ore a seguito di un digiuno



(RICORDIAMO SEMPRE CHE SALTARE PIù PASTI COMPORTA LA CHIUSURA DELLO STOMACO, QUINDI MANCANZA DI APPETITO CONTINUANDO A NON CERCARE CIBO E QUINDI A NON RIUSCIRE A TRATTENERLO NELLO STOMACO NEANCHE S'è DATO FORZATAMENTE E IN PICCOLE QUANTITA').




Essi possono sviluppare ipoglicemia anche a causa di stanchezza, stress o freddo eccessivi.

Prevenzione
I cuccioli e le razze toy, le razze nane sono particolarmente inclini allo sviluppo di ipoglicemia, in considerazione della loro ridotta capacità di utilizzare fonti di energia diverse dal glucosio, e necessitano quindi di una maggiore assunzione di glucosio rispetto ai cani più anziani o ai cani di taglia più grande. Per prevenire l'insorgere di questo problema, i cuccioli e le razze toy/nane dovrebbero essere alimentati frequentemente e la loro dieta dovrebbe essere ricca di carboidrati complessi e di proteine e grassi di alta qualità. I cani da caccia dovrebbero essere alimentati con una dieta ricca di proteine e grassi alcune ore prima dell'attività che andranno a svolgere, affinché i livelli ematici di glucosio siano sufficientemente elevati da sostenerli durante l'esercizio fisico intenso.

Si consiglia soprattutto nel periodo caldo dell'anno, quando lasciano il cibo per il caldo saltando un pasto, di portare con se sempre un contagocce con del glucosio al 5% da ultilizzare per via orale, o zucchero in bustine da fare ingoiare al cane.Se il caso è già in fase grave (bava, tremore, difficoltà a reggersi in piedi) recarsi immediatamente dal veterinario facendo presente che ha saltato pasti ad esempio.
E' utile mettere un cucchiaino di zucchero sciolto nella ciotola dell'acqua SOLO NEL PERIODO CALDO, non tenere acqua fredda ma a temperatura ambiente, non tenere l'acqua del proprio cane in ciotole refrigerate SE IL CANE HA CALDO CAMBIA LA PROPRIA TEMPERATURA IPERVENTILANDO QUINDI LINGUA DI FUORI E RESPIRO CON LA BOCCA.
L'UNICO METODO UTILE è IL TAPPETINO REFRIGERANTE CHE TRATTEREMO A BREVE IN UN ALTRO POST.



Alessandra Rinaldi
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