Questa patologia e' in fase di studio ed e' quindi difficile trovare documenti che diano una soluzione permanente al problema,l'unica cosa che possiamo fare e informarvi con i pochi strumenti che abbiamo sul tipo di patologia e su come attivarsi nel caso il vostro cane ne soffra.una cosa importantissima e' nel momento che si scopre che il proprio cane ne soffre,di toglierlo immediatamente dalla riproduzione perche' a quanto pare e' una patologia genetica........NON VERGOGNATEVI A DIRLO SE IL VOSTRO CANE NE SOFFRE NON C'E' NULLA DI MALE!!!!!!
ALOPECIA X------Questo tipo di alopecia estremamente controverso si osserva più frequentemente nei Chow Chow e in molte razze nordiche , anche nello spitz tedesco, e nelle razze a pelo molto folto. I cani perdono il pelo sul tronco ed intorno al collo, il pelo rimanente assume un aspetto lanuginoso, secco ed opaco. Il carattere istologico predominante è la presenza di “follicoli a fiamma” nella maggiorparte dei follicoli primari (più del 90%) . Il ciclofollicolare sembra essere interrotto nella fase catagena, che normalmente è abbastanza breve. Le cause di questa patologia non sono ancora state chiarite e fra le ipotesi più interessanti troviamo: squilibrio degli ormoni sessuali prodotti dal surrene, sindrome di Cushing subclinica e problemi recettoriali del follicolo pilifero che non riesce aricominciare il ciclo dopo la fase di riposo.
http://www.vetjournal.it/archivio/archivio_pdf/2002/2464.pdf (in questo documento troviamo tutti i tipi di alopecia canina esistenti)
Malattia dermatologica con predisposizione nelle razze nordiche sebbene la casistica comprenda anche volpino di Pomerania, volpino italiano, barboncino e chow-chow.La predisposizione di alcune razze e il ricorrere della malattia all'interno di alcuni determinati gruppi famigliari porta a pensare che ci sia una componente genetica.E' stata descritta la prima volta nel 1977.E' conosciuta anche con i termini di:alopecia sensibile all'ormone della crescitaalopecia che risponde alla castrazionesindrome pseudo-Cushingarresto del ciclo dei capellidermatosi Lysodren reattivaLa diversità nei nomi è meramente descrittiva e basata sulle differenze nei risultati della valutazione del sistema endocrino e/o alle risposte diverse a protocolli terapeutici.Il veterinario provvederà ad eseguire una serie di test per escludere disturbi della tiroide, iposomatotropismo, malattia di Cushing e la displasia follicolare; inoltre seguirà l'esame delle urine, del sangue e una biopsia cutanea.Interessa entrambi i sessi.Non ancora noti i meccanismi patogenetici sebbene vengano chiamati in causa gli ormoni sessuali specialmente gli estrogeni.Alcuni test hanno dimostrato una inadeguata o del tutto assente capacità di produrre l'ormone della crescita.Sono maggiormente esposti a questa patologia i cani maschi interi, giovani adulti (tra i 9 mesi e gli 11 anni di età ma il 50% si manifesta entro i due anni) e si manifesta con la perdita simmetrica dei peli primari (e ritenzione dei peli secondari) così da conferire un aspetto lanuginoso, da cucciolo e facilmente asportabile.Seguirà alopecia nelle zone di frizione come collo,coda, superficie posteriore delle cosce ma nel tempo si estenderà a tutto il corpo ad esclusione della testa e le estremità distali degli arti.La cute alopecica è iperpigmentata, assottigliata, ipotonica, presenza di comedoni.L'alopecia x è fondamentalmente un disturbo estetico senza ripercussioni sistemiche con possibilità di guarigioni spontanee.
I cani con alopecia X sono più sensibili al freddo e alla esposizione al sole, la pelle è più facilmente desquamabile, l'esposizione al sole può scurisce la pelle.Tra i trattamenti medici si è ricorso al mitotane, il trilostano, la melatonina.La castrazione risulta efficace in alcuni casi. http://forum.cinomania.net/pillole-medicina-veterinaria-f50/alopecia-black-skin-t1158.html
QUESTO E' IL GRUPPO SU FACEBOOK SULLA BSD nel pomerania https://www.facebook.com/groups/BSDinPOMERANIANS/
questa e' una galleria fotografica di come si presenta la BSD o alopecia X http://pommaniapoms.webs.com/blackskindisease.htm
Grazie a Lucy Pandolfo per l'articolo
